statua – Nuovo Regno: XVIII dinastia, regno di Hatscepsut (1479-1458 a.C.)
Hapuseneb fu un funzionario importante alla corte della regina Hatshepsut (1479-1458 a.C.), ricoprendo il ruolo di visir e di primo profeta di Amon; di lui sono noti molti monumenti fra cui un cenotafio a Gebel el Silsila e la tomba a Tebe, da cui proviene probabilmente anche questa statua che lo mostra seduto su un seggio dal basso schienale e con i piedi in appoggio su un alto zoccolo. Il mantello che avvolge il corpo, incrociandosi a V all’altezza del petto e lasciando scoperta solo la mano sinistra, crea un’ampia superficie dai profili morbidi in contrasto alla geometrica semplicità del sedile. La lunga iscrizione incisa su tre lati del seggio in fitte colonne verticali di geroglifici a incavo poco profondo e con tracce di colore blu tramanda parte della titolatura di Hapuseneb, alcune note biografiche e la tipica formula per l’offerta funeraria. Un’unica colonna di testo incisa sul corpo, in posizione frontale tra la vita e i piedi, presenta ampie lacune in corrispondenza del nome di Hapuseneb e di suo padre, ma può essere facilmente integrata come segue: “Il nobile, il principe, il cancelliere del re del Basso Egitto, il primo profeta di Amon [Hapuseneb, giustificato (dal tribunale ultraterreno di Osiri), nato dal dignitario Hapu, giustificato], generato dalla [concubina] regale Iahhotep, giustificata.”. Questa erasione, così come la mancanza della testa della statua, di cui è visibile solo una piccola parte della parrucca, potrebbe essere attribuibile alla damnatio memoriae che colpì la regina Hatshepsut e alcuni suoi fidati funzionari durante il regno del suo successore Thutmosis III (1479-1426 a.C.) e ancora di più in età ramesside.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Calcare dipinto
Dimensioni: Altezza: 93 cm - Larghezza: 33 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1822
Biografia: Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1822; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 22; Pernigotti, Sergio, La statuaria egiziana nel Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1980, n. 6; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 34; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 66.
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